Il Museo della Resistenza

Cella
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Dalla fine dell’ultimo conflitto mondiale nonostante l’impegno profuso dall’Istituto Friulano per la Storia del Movimento di Liberazione, la Regione Friuli Venezia Giulia non è ancora dotata di un Museo della Resistenza che raccolga la storia e le testimonianze di un’epoca che è stata cruciale per la nascita della nostra Repubblica.

La decisione di collocare il Museo nella ex Caserma Piave di Palmanova è importante per i seguenti motivi:

1) la Caserma è stata, durante l’occupazione nazifascista, luogo di tortura e di martirio per molti combattenti della libertà;

2) la Caserma dispone di ampi spazi interni ed esterni ove sviluppare in modo esauriente la storia del Movimento Partigiano;

3) nella Caserma vi sono tutte le premesse affinché la funzione didattica del Museo si attui nelle condizioni più favorevoli, rivolta soprattutto alle giovani generazioni spesso ignare dei tragici eventi che hanno caratterizzato la lotta di Liberazione.

L’intervento progettuale, nella ristrutturazione dei locali esistenti, dovrà ricreare il più possibile l’atmosfera di desolante squallore che li caratterizzò quando furono teatro di tanti tragici eventi. Il disegno degli arredi sarà improntato a criteri di rigorosa semplicità usando materiali poveri quali il ferro ed il legno. Si ritiene indispensabile estendere l’area museale al piazzale antistante l’edificio: setti in calcestruzzo e ferro saranno disposti in linea con le colonne del porticato in modo da formare tre spazi a corte ove saranno esposti pannelli illustrativi, attingendo al vasto materiale in possesso dell’Istituto. Un idoneo impiano di illuminazione renderà fruibili gli spazi anche di sera. Il setto cementizio, che delimiterà il piccolo piazzale di ingresso, sarà dotato di lapidi marmoree, incise con frasi celebrative e con i nomi dei combattenti martiri. Riteniamo, che nonostante le dimensioni contenute, il Museo della Resistenza collocato nell’ex Caserma Piave di Palmanova possa diventare, nel contesto delle opere che testimoniano gli eventi bellici successivi all’8 settembre ’43 già esistenti in Regione, un luogo di importanza fondamentale sotto il profilo sia storico che pedagogico.

Gli elaborati progettuali